"EUROPE DIRECT" --- SOLVIT: SOLUZIONE EFFICACE DEI PROBLEMI NEL MERCATO INTERNO
Archivio > Anno 2006 > Maggio 2006
di Irene PAOLINO
Il mercato interno europeo offre notevoli opportunità ai cittadini che desiderano vivere e lavorare in un altro Stato membro dell’Unione europea ed alle imprese che intendono espandere i propri mercati; tuttavia, malgrado i progressi del mercato interno, cittadini ed imprese incorrono talvolta in problemi derivanti da una non corretta applicazione delle norme comunitarie da parte delle Pubbliche Amministrazioni di altri Stati membri.
Per questa ragione, la Direzione Generale Mercato Interno della Commissione europea ha istituito nel luglio del 2002 la rete europea di cooperazione amministrativa SOLVIT per risolvere gratuitamente, e senza adire le vie legali, problematiche transfrontaliere segnalate da cittadini ed imprese relative alla errata applicazione delle norme comunitarie da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Il sistema opera attraverso una rete di Centri nazionali collocati presso una Pubblica Amministrazione di ogni Stato membro dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo collegati attraverso un comune database on-line che viene costantemente monitorato dalla Commissione.
Sebbene la sua gestione sia di competenza degli Stati Membri, è la Commissione Europea che fornisce le infrastrutture e, se necessario, offre assistenza per accelerare la soluzione di problemi.
Mentre il mercato in generale funziona bene, talvolta vengono commessi errori o sorgono problemi di interpretazione dei diritti giuridici, per esempio per ottenere un permesso di soggiorno, per riconoscere i diplomi o le qualifiche professionali, immatricolare l’automobile, oppure possono sorgere questioni inerenti al diritto al lavoro, alla sicurezza sociale, all’imposizione fiscale e ai diritti elettorali.
Il ruolo di ciascun Centro SOLVIT consiste non solo nell’attivarsi per la soluzione dei reclami provenienti dagli altri Stati membri, ma anche nel verificare la fondatezza giuridica delle segnalazioni pervenute da cittadini ed imprese alla luce del diritto comunitario vigente, al fine di inviare i reclami giudicati fondati agli altri Stati membri interessati. Ogni Centro, inoltre, esamina le problematiche di natura transfrontaliera riscontrate da cittadini ed imprese.
Come funziona SOLVIT?
Quando si presenta un caso a SOLVIT, il centro locale esamina la richiesta nel dettaglio per accertarsi che riguardi effettivamente l’applicazione scorretta delle norme sul mercato interno e comprovare che siano state fornite tutte le informazioni necessarie.
Successivamente il caso sarà inserito in una banca dati on-line e inoltrato automaticamente al centro SOLVIT dell’altro Stato Membro in cui il problema si è verificato (denominato centro SOLVIT capofila).
Il centro SOLVIT capofila dovrà confermare entro una settimana se accetta o meno il caso. Il termine per trovare una soluzione al problema è di dieci settimane.
I due centri SOLVIT cercano insieme una soluzione tenendo al corrente l’utente sia dell’evoluzione del caso sia della soluzione proposta dal centro SOLVIT capofila. Se tuttavia non si riesce a trovare una soluzione o se l’utente ritiene la soluzione proposta inaccettabile, si può avviare un procedimento legale presso un tribunale nazionale o presentare un reclamo ufficiale alla Commissione europea.
Quali sono i casi in cui ricorrere a SOLVIT?
SOLVIT si occupa, in linea di massima, di qualsiasi problema transfrontaliero tra un’impresa o un cittadino, da una parte, e un’amministrazione pubblica nazionale dall’altra, che riguarda l’eventuale scorretta applicazione della legislazione comunitaria.
I settori in cui finora è intervenuto il servizio SOLVIT sono: riconoscimento dei diplomi e delle qualifiche professionali, accesso all’istruzione, permessi di soggiorno, diritti elettorali, sicurezza sociale, diritti in materia di occupazione, patenti di guida, immatricolazione di veicoli a motore, controlli frontalieri, accesso al mercato dei prodotti, accesso al mercato dei servizi, avvio di un’attività in proprio, appalti pubblici, fiscalità, libera circolazione di capitali e di pagamenti. Quest’elenco, ovviamente, non è esaustivo, in quanto il servizio prenderà in esame tutti i casi che soddisfino i criteri sopraindicati. Anzi, dal momento che SOLVIT rappresenta un approccio informale alla soluzione di problemi, non vi si dovrebbe far ricorso nel caso in cui sia stato già avviato un procedimento giudiziario.
È importante, inoltre, ricordare che la presentazione del caso a SOLVIT non implica la sospensione delle scadenze previste dalla legislazione nazionale per l’esercizio dei propri diritti. Ad esempio, se la legislazione nazionale consente di presentare un ricorso contro una decisione amministrativa entro tre mesi, è possibile contestare tale decisione presso SOLVIT, ma si deve anche avviare la procedura di ricorso entro il termine stabilito, per non perdere tale diritto.
Dopo un primo periodo in cui solo i Centri nazionali potevano inserire i reclami nel database, a partire dal novembre 2003 la Commissione europea ha previsto anche per parlamentari europei, camere di commercio, associazioni di categoria e centri di informazione e consulenza per cittadini e imprese la possibilità di immettere direttamente i casi nella rete, previo accreditamento da parte del Centro SOLVIT di riferimento.
In realtà, i problemi tra imprese o tra un consumatore e un’impresa non possono essere risolti mediante SOLVIT.
Se si verifica un problema transfrontaliero derivante da un prodotto o un servizio acquistato da un’impresa situata in un altro Paese dell’UE, è possibile rivolgersi o a uno dei Centri europei dei consumatori per richiedere informazioni, o alla Rete extragiudiziale europea per la risoluzione delle controversie transfrontaliere. Per problemi legati ai servizi finanziari, c’è il servizio FIN-NET. Se si tratta, invece, di un caso di cattiva amministrazione da parte di una delle istituzioni europee, si può presentare un reclamo al Mediatore europeo.
Se il caso rientra tra quelli di competenza di SOLVIT, è possibile sottoporlo al centro SOLVIT locale per telefono, fax, e-mail o mediante un modulo on line.
Il centro SOLVIT italiano ha sede presso la Presidenza Consiglio Ministri - Dipartimento Politiche Comunitarie, Piazza Nicosia, 20 - 00186 Roma, tel. 06 677 95 195, 381, 260, 000; fax. 06 677 95 064; e-mail solvit@palazzochigi.it.
È possibile scaricare il modulo on-line al seguente indirizzo web: ttp://europa.eu.int/solvit/site/docs/complaints/form_it.doc
Per questa ragione, la Direzione Generale Mercato Interno della Commissione europea ha istituito nel luglio del 2002 la rete europea di cooperazione amministrativa SOLVIT per risolvere gratuitamente, e senza adire le vie legali, problematiche transfrontaliere segnalate da cittadini ed imprese relative alla errata applicazione delle norme comunitarie da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Il sistema opera attraverso una rete di Centri nazionali collocati presso una Pubblica Amministrazione di ogni Stato membro dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo collegati attraverso un comune database on-line che viene costantemente monitorato dalla Commissione.
Sebbene la sua gestione sia di competenza degli Stati Membri, è la Commissione Europea che fornisce le infrastrutture e, se necessario, offre assistenza per accelerare la soluzione di problemi.
Mentre il mercato in generale funziona bene, talvolta vengono commessi errori o sorgono problemi di interpretazione dei diritti giuridici, per esempio per ottenere un permesso di soggiorno, per riconoscere i diplomi o le qualifiche professionali, immatricolare l’automobile, oppure possono sorgere questioni inerenti al diritto al lavoro, alla sicurezza sociale, all’imposizione fiscale e ai diritti elettorali.
Il ruolo di ciascun Centro SOLVIT consiste non solo nell’attivarsi per la soluzione dei reclami provenienti dagli altri Stati membri, ma anche nel verificare la fondatezza giuridica delle segnalazioni pervenute da cittadini ed imprese alla luce del diritto comunitario vigente, al fine di inviare i reclami giudicati fondati agli altri Stati membri interessati. Ogni Centro, inoltre, esamina le problematiche di natura transfrontaliera riscontrate da cittadini ed imprese.
Come funziona SOLVIT?
Quando si presenta un caso a SOLVIT, il centro locale esamina la richiesta nel dettaglio per accertarsi che riguardi effettivamente l’applicazione scorretta delle norme sul mercato interno e comprovare che siano state fornite tutte le informazioni necessarie.
Successivamente il caso sarà inserito in una banca dati on-line e inoltrato automaticamente al centro SOLVIT dell’altro Stato Membro in cui il problema si è verificato (denominato centro SOLVIT capofila).
Il centro SOLVIT capofila dovrà confermare entro una settimana se accetta o meno il caso. Il termine per trovare una soluzione al problema è di dieci settimane.
I due centri SOLVIT cercano insieme una soluzione tenendo al corrente l’utente sia dell’evoluzione del caso sia della soluzione proposta dal centro SOLVIT capofila. Se tuttavia non si riesce a trovare una soluzione o se l’utente ritiene la soluzione proposta inaccettabile, si può avviare un procedimento legale presso un tribunale nazionale o presentare un reclamo ufficiale alla Commissione europea.
Quali sono i casi in cui ricorrere a SOLVIT?
SOLVIT si occupa, in linea di massima, di qualsiasi problema transfrontaliero tra un’impresa o un cittadino, da una parte, e un’amministrazione pubblica nazionale dall’altra, che riguarda l’eventuale scorretta applicazione della legislazione comunitaria.
I settori in cui finora è intervenuto il servizio SOLVIT sono: riconoscimento dei diplomi e delle qualifiche professionali, accesso all’istruzione, permessi di soggiorno, diritti elettorali, sicurezza sociale, diritti in materia di occupazione, patenti di guida, immatricolazione di veicoli a motore, controlli frontalieri, accesso al mercato dei prodotti, accesso al mercato dei servizi, avvio di un’attività in proprio, appalti pubblici, fiscalità, libera circolazione di capitali e di pagamenti. Quest’elenco, ovviamente, non è esaustivo, in quanto il servizio prenderà in esame tutti i casi che soddisfino i criteri sopraindicati. Anzi, dal momento che SOLVIT rappresenta un approccio informale alla soluzione di problemi, non vi si dovrebbe far ricorso nel caso in cui sia stato già avviato un procedimento giudiziario.
È importante, inoltre, ricordare che la presentazione del caso a SOLVIT non implica la sospensione delle scadenze previste dalla legislazione nazionale per l’esercizio dei propri diritti. Ad esempio, se la legislazione nazionale consente di presentare un ricorso contro una decisione amministrativa entro tre mesi, è possibile contestare tale decisione presso SOLVIT, ma si deve anche avviare la procedura di ricorso entro il termine stabilito, per non perdere tale diritto.
Dopo un primo periodo in cui solo i Centri nazionali potevano inserire i reclami nel database, a partire dal novembre 2003 la Commissione europea ha previsto anche per parlamentari europei, camere di commercio, associazioni di categoria e centri di informazione e consulenza per cittadini e imprese la possibilità di immettere direttamente i casi nella rete, previo accreditamento da parte del Centro SOLVIT di riferimento.
In realtà, i problemi tra imprese o tra un consumatore e un’impresa non possono essere risolti mediante SOLVIT.
Se si verifica un problema transfrontaliero derivante da un prodotto o un servizio acquistato da un’impresa situata in un altro Paese dell’UE, è possibile rivolgersi o a uno dei Centri europei dei consumatori per richiedere informazioni, o alla Rete extragiudiziale europea per la risoluzione delle controversie transfrontaliere. Per problemi legati ai servizi finanziari, c’è il servizio FIN-NET. Se si tratta, invece, di un caso di cattiva amministrazione da parte di una delle istituzioni europee, si può presentare un reclamo al Mediatore europeo.
Se il caso rientra tra quelli di competenza di SOLVIT, è possibile sottoporlo al centro SOLVIT locale per telefono, fax, e-mail o mediante un modulo on line.
Il centro SOLVIT italiano ha sede presso la Presidenza Consiglio Ministri - Dipartimento Politiche Comunitarie, Piazza Nicosia, 20 - 00186 Roma, tel. 06 677 95 195, 381, 260, 000; fax. 06 677 95 064; e-mail solvit@palazzochigi.it.
È possibile scaricare il modulo on-line al seguente indirizzo web: ttp://europa.eu.int/solvit/site/docs/complaints/form_it.doc