SEGNALAZIONE: "Puglia chiama Argentina"
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Il
volume “Puglia chiama Argentina”, raccoglie le relazioni e gli
interventi tenuti nel corso dell’omonimo Convegno svoltosi a Bari il 28
ottobre 2004, presso la Facoltà di Giurisprudenza di Scienze Politiche
dell’Università degli studi di Bari, al termine delle attività del
Progetto “La qualificazione formativa delle reti esistenti tra Puglia ed
Argentina attraverso un sistema di e-learning denominato Open Fad”.
L’interessante Convegno è stato organizzato al termine del corso orientato alla formazione di esperti nella gestione dei rapporti con gli italiani all’estero ed in particolare con l’Argentina, nell’ambito di un Programma Operativo Nazionale gestito dal Ministero degli Affari Esteri con risorse del Fondo Sociale Europeo e con la collaborazione del Ministero del Lavoro.
Occorre ricordare che il corso di formazione organizzato dalla Università degli studi di Bari (capofila), in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza, l’Associazione per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Italia (AICCRE) Federazione regionale pugliese e l’Associazione Italiana per la tutela degli emigrati e delle loro famiglie (AITEF) Puglia, si è concluso con uno stage in Argentina, che ha permesso ai 60 corsisti di confrontarsi sul campo con il tessuto culturale ed economico argentino al fine di avviare concreti progetti di collaborazione.
La pubblicazione – coordinata dal prof. Ennio Triggiani, quale responsabile del Progetto Open-Fad, ed edita dalla Levante Editori di Bari – dà conto del lavoro svolto e dei risultati raggiunti raccogliendo sia i contributi di tutti coloro che hanno partecipato al Convegno, sia un’ampia rassegna fotografica dei momenti più salienti degli incontri con le istituzioni pubbliche e le imprese private latinoamericane.
Le quindici relazioni di esponenti del mondo accademico ed economico sia argentino sia italiano sono tutte di grande interesse, e nel loro complesso mostrano un quadro variegato del mondo argentino.
Le relazioni del dott. Angelo Di Summa, del dott. Gaetano Volpe, e del prof. Giandonato Caggiano illustrano nel dettaglio i programmi di cooperazione avviati con l’ Argentina sia a livello regionale che comunitario, ed il valore strategico della formazione – anche a distanza attraverso strumenti “virtuali” – per tessere rapporti stabili volti allo sviluppo economico dei rispettivi Paesi; sulla stessa scia il contributo a firma del prof. Di Nicola e della dott. Mobilio indica gli sviluppi recenti della formazione a distanza applicati al progetto Open-Fad.
Più in particolare nella relazione del prof. Ennio Triggiani è illustrato l’obiettivo fondamentale del progetto realizzato a Bari: favorire la costruzione e lo sviluppo di reti tra enti pubblici e privati per consentire loro di svolgere un ruolo di interfaccia tra il sistema istituzionale ed imprenditoriale regionale e il sistema imprenditoriale, culturale e sociale delle Comunità di italiani in Argentina, in modo da porre le basi di una programmazione coordinata delle azioni nei diversi settori di interesse strategico per la Puglia.
Su di un altro versante si collocano i contributi degli ospiti argentini che hanno partecipato al convegno: il ruolo svolto dall’Argentina sia nel contesto politico internazionale (si ricorda che non partecipando al conflitto iracheno con il Brasile, Cile, Uruguay, l’Argentina si è nettamente schierata a favore di progetti di pace), sia nel contesto economico latinoamericano (è infatti coinvolta a pieno titolo nei negoziati relativi alla costi-tuzione dell’ Area di Libero Commercio delle Americhe –ALCA–), e soprattutto le grandi aspettative di ripresa economica di questo Paese che nascono dai negoziati tra Mercosur e l’UE, sono oggetto dell’interessante intervento dell’Ambascia-tore d’Argentina in Italia S.E. Victorio Taccetti.
Una puntuale analisi della odierna crisi argentina e gli inscindibili legami di sangue tra gli italiani residenti in Italia ed i discendenti dei parenti emigrati in Argentina sono, invece, illustrati nei contributi “La crisis argentina a la luz de la tradiciòn de la virtù civile italiana” e “Argentina – Italia, un puente vivente”, rispet-tivamente del Mons. Alfredo Horacio Zecca, Rettore della Pon-tificia Università Cattolica Argen-tina (UCA) del Prof. Francisco Castellucci, docente di Economia de la Impresa presso la stessa Università.
Di non minor interesse sono i saggi del prof. Giorgio Otranto e del prof. Pasquale Guaragnella, che analizzano il rapporto tra Italia ed Argentina in una prospettiva storica e culturale: l’esodo che ha coinvolto milioni di italiani si è trasformato nella genesi sociale ed economica di una nazione; le iniziative degli istituti italiani di cultura e della Società “Dante Alighieri”, istituti nati inizialmente per istruire i discendenti dagli emigrati italiani, testimoniano oggi la diffusione e la rilevanza della cultura italiana, che più di ogni altra ha contribuito alla formazione di una nuova identità nazionale oltreoceano.
In un’ottica prettamente economica sono, invece, descritti dal Prof. Franco Botta i frutti dell’ intenso dialogo tra la nostra cultura e quella argentina, mentre il massiccio fenomeno migratorio verso l’Argenina è spiegato in chiave demografica nella relazione del prof. Di Comite e della dott. Girone.
Sotto una diversa luce, sulla base delle proprie esperienze, due giornalisti, Federico Guiglia e Enzo Del Vecchio descrivono le contraddizioni ed i colori di questo immenso Paese in cui le radici lontane della cultura italiana sono ancora ben forti.
Il volume appena pubblicato come Supplemento di SudinEuropa, testimonia il sempre maggior interesse verso il consolidamento dei rapporti tra la realtà italiana e quella argentina: oltre a trarre le conclusioni dell’esperienza fatta e delineare un modello di sviluppo delle relazioni economiche e culturali con i soggetti delle comunità italiane all’estero, esso offre al lettore l’occasione per conoscere più da vicino la realtà attuale di questo straordinario Paese e le sue prospettive per il futuro.
L’interessante Convegno è stato organizzato al termine del corso orientato alla formazione di esperti nella gestione dei rapporti con gli italiani all’estero ed in particolare con l’Argentina, nell’ambito di un Programma Operativo Nazionale gestito dal Ministero degli Affari Esteri con risorse del Fondo Sociale Europeo e con la collaborazione del Ministero del Lavoro.
Occorre ricordare che il corso di formazione organizzato dalla Università degli studi di Bari (capofila), in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza, l’Associazione per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Italia (AICCRE) Federazione regionale pugliese e l’Associazione Italiana per la tutela degli emigrati e delle loro famiglie (AITEF) Puglia, si è concluso con uno stage in Argentina, che ha permesso ai 60 corsisti di confrontarsi sul campo con il tessuto culturale ed economico argentino al fine di avviare concreti progetti di collaborazione.
La pubblicazione – coordinata dal prof. Ennio Triggiani, quale responsabile del Progetto Open-Fad, ed edita dalla Levante Editori di Bari – dà conto del lavoro svolto e dei risultati raggiunti raccogliendo sia i contributi di tutti coloro che hanno partecipato al Convegno, sia un’ampia rassegna fotografica dei momenti più salienti degli incontri con le istituzioni pubbliche e le imprese private latinoamericane.
Le quindici relazioni di esponenti del mondo accademico ed economico sia argentino sia italiano sono tutte di grande interesse, e nel loro complesso mostrano un quadro variegato del mondo argentino.
Le relazioni del dott. Angelo Di Summa, del dott. Gaetano Volpe, e del prof. Giandonato Caggiano illustrano nel dettaglio i programmi di cooperazione avviati con l’ Argentina sia a livello regionale che comunitario, ed il valore strategico della formazione – anche a distanza attraverso strumenti “virtuali” – per tessere rapporti stabili volti allo sviluppo economico dei rispettivi Paesi; sulla stessa scia il contributo a firma del prof. Di Nicola e della dott. Mobilio indica gli sviluppi recenti della formazione a distanza applicati al progetto Open-Fad.
Più in particolare nella relazione del prof. Ennio Triggiani è illustrato l’obiettivo fondamentale del progetto realizzato a Bari: favorire la costruzione e lo sviluppo di reti tra enti pubblici e privati per consentire loro di svolgere un ruolo di interfaccia tra il sistema istituzionale ed imprenditoriale regionale e il sistema imprenditoriale, culturale e sociale delle Comunità di italiani in Argentina, in modo da porre le basi di una programmazione coordinata delle azioni nei diversi settori di interesse strategico per la Puglia.
Su di un altro versante si collocano i contributi degli ospiti argentini che hanno partecipato al convegno: il ruolo svolto dall’Argentina sia nel contesto politico internazionale (si ricorda che non partecipando al conflitto iracheno con il Brasile, Cile, Uruguay, l’Argentina si è nettamente schierata a favore di progetti di pace), sia nel contesto economico latinoamericano (è infatti coinvolta a pieno titolo nei negoziati relativi alla costi-tuzione dell’ Area di Libero Commercio delle Americhe –ALCA–), e soprattutto le grandi aspettative di ripresa economica di questo Paese che nascono dai negoziati tra Mercosur e l’UE, sono oggetto dell’interessante intervento dell’Ambascia-tore d’Argentina in Italia S.E. Victorio Taccetti.
Una puntuale analisi della odierna crisi argentina e gli inscindibili legami di sangue tra gli italiani residenti in Italia ed i discendenti dei parenti emigrati in Argentina sono, invece, illustrati nei contributi “La crisis argentina a la luz de la tradiciòn de la virtù civile italiana” e “Argentina – Italia, un puente vivente”, rispet-tivamente del Mons. Alfredo Horacio Zecca, Rettore della Pon-tificia Università Cattolica Argen-tina (UCA) del Prof. Francisco Castellucci, docente di Economia de la Impresa presso la stessa Università.
Di non minor interesse sono i saggi del prof. Giorgio Otranto e del prof. Pasquale Guaragnella, che analizzano il rapporto tra Italia ed Argentina in una prospettiva storica e culturale: l’esodo che ha coinvolto milioni di italiani si è trasformato nella genesi sociale ed economica di una nazione; le iniziative degli istituti italiani di cultura e della Società “Dante Alighieri”, istituti nati inizialmente per istruire i discendenti dagli emigrati italiani, testimoniano oggi la diffusione e la rilevanza della cultura italiana, che più di ogni altra ha contribuito alla formazione di una nuova identità nazionale oltreoceano.
In un’ottica prettamente economica sono, invece, descritti dal Prof. Franco Botta i frutti dell’ intenso dialogo tra la nostra cultura e quella argentina, mentre il massiccio fenomeno migratorio verso l’Argenina è spiegato in chiave demografica nella relazione del prof. Di Comite e della dott. Girone.
Sotto una diversa luce, sulla base delle proprie esperienze, due giornalisti, Federico Guiglia e Enzo Del Vecchio descrivono le contraddizioni ed i colori di questo immenso Paese in cui le radici lontane della cultura italiana sono ancora ben forti.
Il volume appena pubblicato come Supplemento di SudinEuropa, testimonia il sempre maggior interesse verso il consolidamento dei rapporti tra la realtà italiana e quella argentina: oltre a trarre le conclusioni dell’esperienza fatta e delineare un modello di sviluppo delle relazioni economiche e culturali con i soggetti delle comunità italiane all’estero, esso offre al lettore l’occasione per conoscere più da vicino la realtà attuale di questo straordinario Paese e le sue prospettive per il futuro.