COSTRUIRE L'EUROPA FEDERALE
Archivio > Anno 2003 > Febbraio 2003
di Franco PUNZI - Vice Presidente Nazionale AICCRE
Il
documento approvato a conclusione del secondo incontro tra le
delegazioni dell’AICCRE – Puglia e della TEDKNA – Attica, svoltosi a
Bari dal 4 all’8 dicembre scorso rappresenta la sintesi di un lavoro
intenso e qualificato e dimostra che i rappresentanti degli Enti
territoriali sono concreti e propositivi in una realtà europea che
spesso è superficiale e dispersiva, attardandosi in discussioni che
vanificano le attese delle popolazioni che reclamano più vera politica e
meno proclami.
Le delegazioni, dopo la esperienza greca dell’ottobre
scorso, hanno avuto contatti con le realtà territoriali - oltre che con
quella di Bari - con Barletta, Trani, Andria, Valenzano, Locorotondo,
Grottaglie, Bitetto, Palo del Colle e Martina Franca e nel documento
finale hanno individuato tre filoni di lavoro nella costruzione
dell’Europa dei popoli:
1) il Mediterraneo deve rappresentare un mare di unione ed i rapporti devono intensificarsi con i 12 Paesi associati della futura area di libero scambio;
2) i gemellaggi vanno sostenuti attraverso la messa in rete delle esperienze amministrative più significative nei settori dello sviluppo sostenibile, del turismo, della cultura e dei flussi migratori;
3) occorre lavorare per coinvolgere i giovani attraverso le Scuole, le Associazioni e le Rappresentanze nella difesa del valore della pace, che rimane la grande conquista dell’Unione Europea ed il punto di riferimento della Carta dei diritti fondamentali.
Il tutto va particolarmente perseguito in un momento delicato e alla vigilia dell’allargamento dell’Unione a 25 Paesi, in un contesto in cui si agitano venti di guerra in Medio Oriente e si addensano nuvole minacciose sull’Iraq e la Corea del Nord. In un mondo in cui si acuiscono tensioni internazionali per il prevalere di forti interessi economici, di strategie di strapotere, emerge chiaramente la necessità di sostenere la politica di solidarietà e di coesione del progetto – Europa che, senza spargimento di sangue e investimenti in armamenti, anche se tra tante contraddizioni, è riuscito fino ad oggi a costruire una piattaforma di principi dei diritti, di giustizia sociale e di democrazia, allargandosi a macchia d’olio con l’adeguamento delle legislazioni di quelle realtà nazionali soffocate dai regimi dittatoriali. Esempio ne è la Turchia che per entrare nell’Unione ha avviato un processo di democrazia, che come primo passo vede l’abolizione della pena di morte. Esempio ne è l’attenuarsi delle tensioni tra Turchi e Greci con azioni diplomatiche per abbattere l’ultimo muro del pianto che divide a Cipro la Città di Nicosia.
L’impegno delle due delegazioni, è stato sottolineato, va profuso nei confronti dei Componenti della Convenzione durante i due se-mestri di presidenza dell’Unione Greca e Italiana che saranno determinanti per la stesura del documento finale che ci si augura crei le premesse per la Costituente con l’attribuzione di poteri e di regole certe, prima dell’elezione del nuovo Parlamento Europeo del 2004.
Quello che attende gli Enti Locali è un lavoro di grande respiro che deve incoraggiare a lavorare insieme per coinvolgere Paesi che vivono ai margini dell’Europa e che si trovano nell’oriente meridionale, come Croazia, Bulgaria e Romania.
L’aspetto positivo che si è registrato è quello che i Sindaci interessati si sono impegnati non soltanto sul piano organizzativo, ma soprattutto sul piano politico in una visione comprensoriale e regionale per inserirsi nel progetto della Federazione dell’AICCRE. Il Direttivo dell’AICCRE - Puglia si carica così di grande responsabilità con un lavoro significativo che va sostenuto ed incoraggiato dagli Enti Locali e va inserito in una programmazione generale che proietti l’intero territorio nello sviluppo regionale dei rapporti dell’area del Mediterraneo.
Va perseguito un dialogo serrato con le Associazioni consorelle degli Enti Locali (ANCI - UPI - UNICEM), con le forze produttive (Ca-mere di Commercio e Associazioni di Categoria), realtà educative e culturali (Università e Scuole di ogni ordine e grado), forze politiche e sindacali con la stesura di protocolli di intesa da offrire come impegno alla Regione, Province, Comuni e Comunità Montane.
Un modo nuovo di lavorare nei Paesi del Mediterraneo, come mo-dello di sviluppo, che parte dalla nostra Regione, ricca di storia, tradizioni, cultura, che nel recente passato si è dimostrata terra di ac-coglienza e di solidarietà e che ha le potenzialità intellettive ed umane. Una sfida tra le tante sfide lanciata da una Associazione che, se accolta, potrà rappresentare un altro tassello nella costruzione dell’Europa Federale.
1) il Mediterraneo deve rappresentare un mare di unione ed i rapporti devono intensificarsi con i 12 Paesi associati della futura area di libero scambio;
2) i gemellaggi vanno sostenuti attraverso la messa in rete delle esperienze amministrative più significative nei settori dello sviluppo sostenibile, del turismo, della cultura e dei flussi migratori;
3) occorre lavorare per coinvolgere i giovani attraverso le Scuole, le Associazioni e le Rappresentanze nella difesa del valore della pace, che rimane la grande conquista dell’Unione Europea ed il punto di riferimento della Carta dei diritti fondamentali.
Il tutto va particolarmente perseguito in un momento delicato e alla vigilia dell’allargamento dell’Unione a 25 Paesi, in un contesto in cui si agitano venti di guerra in Medio Oriente e si addensano nuvole minacciose sull’Iraq e la Corea del Nord. In un mondo in cui si acuiscono tensioni internazionali per il prevalere di forti interessi economici, di strategie di strapotere, emerge chiaramente la necessità di sostenere la politica di solidarietà e di coesione del progetto – Europa che, senza spargimento di sangue e investimenti in armamenti, anche se tra tante contraddizioni, è riuscito fino ad oggi a costruire una piattaforma di principi dei diritti, di giustizia sociale e di democrazia, allargandosi a macchia d’olio con l’adeguamento delle legislazioni di quelle realtà nazionali soffocate dai regimi dittatoriali. Esempio ne è la Turchia che per entrare nell’Unione ha avviato un processo di democrazia, che come primo passo vede l’abolizione della pena di morte. Esempio ne è l’attenuarsi delle tensioni tra Turchi e Greci con azioni diplomatiche per abbattere l’ultimo muro del pianto che divide a Cipro la Città di Nicosia.
L’impegno delle due delegazioni, è stato sottolineato, va profuso nei confronti dei Componenti della Convenzione durante i due se-mestri di presidenza dell’Unione Greca e Italiana che saranno determinanti per la stesura del documento finale che ci si augura crei le premesse per la Costituente con l’attribuzione di poteri e di regole certe, prima dell’elezione del nuovo Parlamento Europeo del 2004.
Quello che attende gli Enti Locali è un lavoro di grande respiro che deve incoraggiare a lavorare insieme per coinvolgere Paesi che vivono ai margini dell’Europa e che si trovano nell’oriente meridionale, come Croazia, Bulgaria e Romania.
L’aspetto positivo che si è registrato è quello che i Sindaci interessati si sono impegnati non soltanto sul piano organizzativo, ma soprattutto sul piano politico in una visione comprensoriale e regionale per inserirsi nel progetto della Federazione dell’AICCRE. Il Direttivo dell’AICCRE - Puglia si carica così di grande responsabilità con un lavoro significativo che va sostenuto ed incoraggiato dagli Enti Locali e va inserito in una programmazione generale che proietti l’intero territorio nello sviluppo regionale dei rapporti dell’area del Mediterraneo.
Va perseguito un dialogo serrato con le Associazioni consorelle degli Enti Locali (ANCI - UPI - UNICEM), con le forze produttive (Ca-mere di Commercio e Associazioni di Categoria), realtà educative e culturali (Università e Scuole di ogni ordine e grado), forze politiche e sindacali con la stesura di protocolli di intesa da offrire come impegno alla Regione, Province, Comuni e Comunità Montane.
Un modo nuovo di lavorare nei Paesi del Mediterraneo, come mo-dello di sviluppo, che parte dalla nostra Regione, ricca di storia, tradizioni, cultura, che nel recente passato si è dimostrata terra di ac-coglienza e di solidarietà e che ha le potenzialità intellettive ed umane. Una sfida tra le tante sfide lanciata da una Associazione che, se accolta, potrà rappresentare un altro tassello nella costruzione dell’Europa Federale.