Osservatorio sulla "Convenzione per l'avvenire dell'Europa": TERMINATI I LAVORI DELLA CONVENZIONE, ADESSO TOCCA ALLA CIG - Sud in Europa

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Osservatorio sulla "Convenzione per l'avvenire dell'Europa": TERMINATI I LAVORI DELLA CONVENZIONE, ADESSO TOCCA ALLA CIG

Archivio > Anno 2003 > Ottobre 2003
di Vittorio CALAPRICE    

La Convenzione europea ha ultimato i suoi lavori - assolvendo il mandato conferitole dalla Dichiarazione finale del Consiglio europeo di Laeken - ed ha presentato il 18 luglio scorso al Presidente del Consiglio dell’Unione europea il risultato finale della sua attività: un progetto di trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa.
Si è conclusa così, dopo diciassette mesi di dibattito, una straordinaria fase di riflessione complessiva - da parte dei 105 componenti della Convenzione - sui fini ultimi e gli strumenti giuridici più idonei per l’architettura istituzionale della futura Europa “riunificata” a venticinque stati.
Ecco - per riassumere brevemente - alcuni significativi “nu-meri” prodotti da questo complesso dibattito che ha portato all’elaborazione del progetto di Costituzione europea.
I 105 membri della Convenzione si sono riuniti in sessione plenaria 26 volte (per 52 giorni complessivi) ed hanno presentato in discussione oltre 1800 interventi tra discorsi e documenti.
La Convenzione ha creato undici Gruppi di lavoro e tre circoli di discussione, ciascuno con un mandato specifico, i quali si sono riuniti per trattare questioni particolari e formulare raccomandazioni alla Convenzione stessa nel suo insieme. I membri della Convenzione hanno inviato 386 contributi scritti alla Convenzione nel suo insieme e 773 contributi ai Gruppi e circoli di discussione. Il Praesidium, si è riunito 50 volte e ha presentato alla Convenzione 52 documenti.
La Convenzione ha reso poi pubbliche le proprie sessioni e tutti i documenti ufficiali sono stati diffusi nel relativo sito web .
Essa ha inoltre assunto una serie di iniziative per assicurare un’ampia partecipazione ai lavori.
Il forum telematico istituito presso il proprio sito ha ricevuto 1264 contributi da organizzazioni non governative, dagli ambienti economici e accademici e da altre fonti.
Sono state organizzate numerose riunioni con gruppi interessati ai lavori della Convenzione, tra cui chiese e organizzazioni religiose, gruppi di riflessione, rappresentanti di organizzazioni locali e regionali e organizzazioni non governative.
Nel giugno 2002 una sessione plenaria speciale è stata dedicata alla società civile ed il mese successivo è stata organizzata una Convenzione dei giovani il cui presidente è divenuto un osservatore supplementare dei lavori della Convenzione.
Tra le questioni più rilevanti affrontate nella Convenzione vi sono la delimitazione delle competenze e la semplificazione degli strumenti e procedure dell’Unione.
Le discussioni su questi temi in sessione plenaria e il risultato dei lavori della prima serie di Gruppi hanno consentito alla Convenzione di definire la struttura più adeguata per il futuro trattato, in grado di rispondere ai requisiti di chiarezza e semplificazione emersi duranti i dibattiti.
L’esito finale della Convenzione è stato quindi una fusione e riorganizzazione dei trattati esistenti sotto forma di un progetto di Costituzione e l’attribuzione della personalità giuridica all’Unione europea. La Convenzione ha inoltre rafforzato la natura democratica dell’Unione, prevedendo una notevole espansione del ruolo del Parlamento europeo, raddoppiando i settori della legislazione cui si applica la procedura di codecisione, che si prevede divenga così in futuro il processo legislativo ordinario dell’Unione. Sono stati concepiti nuovi meccanismi che garantiscono un migliore flusso delle informazioni destinate ai parlamenti nazionali e un maggiore coinvolgimento di questi ultimi nelle attività dell’Unione, soprattutto quella legislativa.
Si è deciso di incorporare integralmente, come parte II, la Carta dei diritti fondamentali così come “solennemente proclamata” dal Consiglio europeo di Nizza.
Il Consiglio europeo di Salonicco ha giudicato infine il progetto di trattato costituzionale una “buona base“ per la prossima conferenza intergovernativa. Quest’ultima aprirà ufficialmente i propri lavori a Roma il 4 ottobre prossimo per terminarli, auspicabilmente, entro dicembre con la chiusura del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea.
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